Referendum Empoli: taglio seggi e rischio astensione: si chiedono navette gratuite
Come è ormai ben noto, il Comune di Empoli ha deciso di tagliare il numero di sedi elettorali per il referendum previsto per il 9 novembre. La motivazione ufficiale sarebbe quella di non far perdere preziosi giorni di scuola a chi frequenta i plessi scolastici normalmente adibiti a seggi elettorali.
Una scelta che, a ben vedere, rischia però di tradursi in un ostacolo concreto per molti cittadini. C’è infatti chi legge in questa decisione un ulteriore atto di disincentivo al voto, in linea con la mancata volontà di accorpare il referendum alle recenti elezioni regionali. Una scelta politica, dunque, che potrebbe incidere in modo significativo sulla partecipazione democratica.
Il problema più evidente è di natura logistica. Per tante persone — anziani, disabili o cittadini non automuniti — recarsi in sedi di voto diverse da quelle abituali può risultare complesso e scoraggiante. Non basta infatti apporre cartelli informativi o comunicati: il disagio resta reale.
Emblematici i casi dei residenti di Corniola, Pagnana, Marcignana, Ponzano, Serravalle i cui seggi sono stati spostati di diversi chilometri e costringono tutti a prendere un automezzo. Per questo motivo si chiede che il Comune — amministrato da una maggioranza la cui forza preponderante porta nel nome la parola “democratico” — garantisca navette gratuite che colleghino le ex sedi di seggio con le nuove dislocazioni, così da consentire a tutti i cittadini di esercitare il proprio diritto di voto in modo libero, consapevole e sicuro.
Comunicato stampa Comitato referendario Trasparenza per Empoli
